Ieri sera sono stata a una tigellata e tra un boccone e l'altro ho chiacchierato con un sacco di persone nuove.
Ho potuto assaporare il piacere di scoprire ragazze con i miei stessi interessi, partecipare a una simpatica discussione sulla differenza tra la tigella e la crescentina, ammirare volti semplici e genuini, amare il sorriso di una madre per la propria figlia in partenza e apprezzare la compagnia di amici in una sera di fine estate.
E' stato qualcosa di terapeutico, mi ci voleva.
Parlando con una ragazza che studia filosofia, le ho chiesto se mi poteva consigliare qualche bel libro da leggere, o in generale un autore che l'ha colpita.
Lei mi ha risposto di buttarmi su Erri De Luca.
Senso di ignoranza infinito per non averne mai sentito parlare.
Ma ho subito rimediato, e con mia grande soddisfazione, ho trovato due poesie bellissime.
Due
Quando saremo due saremo veglia e sonno
affonderemo nella stessa polpa
come il dente di latte e il suo secondo,
saremo due come sono le acque, le dolci e le salate,
come i cieli, del giorno e della notte,
due come sono i piedi, gli occhi, i reni,
come i tempi del battito
i colpi del respiro.
Quando saremo due non avremo metà
saremo un due che non si può dividere con niente.
Quando saremo due, nessuno sarà uno,
uno sarà l'uguale di nessuno
e l'unità consisterà nel due.
Quando saremo due
cambierà nome pure l'universo
diventerà diverso.
Valore
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello
che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto