E giusto giusto perchè i problemi arrivano tutti insieme allegramente...
ieri sera c'è stato il colpo di grazia.
"..io e te ci siam tolti le voglie
ognuno ha i suoi sbagli
è un peccato per quelle promesse,
oneste ma grosse
ci si sceglie per farselo un po' in compagnia
questo viaggio in cui non si ripassa dal via
L'amore conta, l'amore conta
e conta gli anni a chi non è mai stato pronto
nessuno dice mai che sia facile
e forse qualche dio non ha finito con te
Grazie per il tempo pieno
Grazie per la te più vera
Grazie per i denti stretti, i difetti
per le botte d'allegria
per la nostra fantasia
L'amore conta"
Questo periodo è un vero e proprio incubo.
domenica 29 aprile 2012
sabato 28 aprile 2012
Aria di cambiamenti
Continuo a scrivere con la speranza che questo senso di malessere sparisca.
Oggi ho studiato per l'esame di laboratorio, (esame in cui vieni valutato sulle pratiche che eseguirai in tirocinio), nonostante il traffico che c'è in casa mia!
Mia madre, travolta da un' irrefrenabile voglia di ristrutturazione, si è impuntata a voler dipingere casa. Mi sta bene.
Sono una ragazza che si stanca in fretta delle cose, quindi tendo a voler cambiare spesso, a far cose diverse e a sclerare contro la routine che mi perseguita.
La cucina sarà gialla. Mi sta bene anche questo..anche perchè i poveri muri di casa dopo 10 anni di scarabocchi fatti dai miei fratelli più piccoli, credo che se la meritino proprio una rinfrescata!
Inutile dire ci abbiamo messo una vita per scegliere il giallo.
Forse il fatto di essere un' indecisa cronica l'ho ereditato proprio da mia madre.
Mia madre, che soggetto.
A volte mi stupisce davvero: una donna forte, premurosa, responsabile, buona, brava in cucina, che ha avuto il coraggio di fare uno splendido lavoro crescendo cinque figli.
Certo, ci sono le liti.. e in passato abbiamo avuto anche grossi conflitti, ma dopo 20 anni di convivenza, stiamo imparando forse adesso a conoscerci e a capire come dobbiamo comportarci l'una con l'altra.
Che ridere, mi è venuto in mente che l'altro giorno girava per la cucina attaccando fogli gialli alle pareti per vedere che tonalità ci stava meglio.
Ecco, forse da lei ho ereditato anche la follia.
Anche io sento il bisogno di cambiare ultimamente, in particolare il mio corpo.
Vorrei farmi un tatuaggio, voi ne avete uno?
Sappiatelo, ora che mi sono decisa entro nella fase: FAQ, cioè le domande che vengono rivolte più frequentemente.
Fa male? A che età il primo tatuaggio? Quanti ne avete? Pentiti? Ancora soddisfatti?
Fatemi sapere (:
Rebecca.
Oggi ho studiato per l'esame di laboratorio, (esame in cui vieni valutato sulle pratiche che eseguirai in tirocinio), nonostante il traffico che c'è in casa mia!
Mia madre, travolta da un' irrefrenabile voglia di ristrutturazione, si è impuntata a voler dipingere casa. Mi sta bene.
Sono una ragazza che si stanca in fretta delle cose, quindi tendo a voler cambiare spesso, a far cose diverse e a sclerare contro la routine che mi perseguita.
La cucina sarà gialla. Mi sta bene anche questo..anche perchè i poveri muri di casa dopo 10 anni di scarabocchi fatti dai miei fratelli più piccoli, credo che se la meritino proprio una rinfrescata!
Inutile dire ci abbiamo messo una vita per scegliere il giallo.
Forse il fatto di essere un' indecisa cronica l'ho ereditato proprio da mia madre.
Mia madre, che soggetto.
A volte mi stupisce davvero: una donna forte, premurosa, responsabile, buona, brava in cucina, che ha avuto il coraggio di fare uno splendido lavoro crescendo cinque figli.
Certo, ci sono le liti.. e in passato abbiamo avuto anche grossi conflitti, ma dopo 20 anni di convivenza, stiamo imparando forse adesso a conoscerci e a capire come dobbiamo comportarci l'una con l'altra.
Che ridere, mi è venuto in mente che l'altro giorno girava per la cucina attaccando fogli gialli alle pareti per vedere che tonalità ci stava meglio.
Ecco, forse da lei ho ereditato anche la follia.
Anche io sento il bisogno di cambiare ultimamente, in particolare il mio corpo.
Vorrei farmi un tatuaggio, voi ne avete uno?
Sappiatelo, ora che mi sono decisa entro nella fase: FAQ, cioè le domande che vengono rivolte più frequentemente.
Fa male? A che età il primo tatuaggio? Quanti ne avete? Pentiti? Ancora soddisfatti?
Fatemi sapere (:
Rebecca.
giovedì 26 aprile 2012
Un peso allo stomaco
Odio. Mi dispiace parlare di questo sentimento, ma sono arrivata ad un punto in cui se non parlo (o in questo caso scrivo) rischio di impazzire. Dico davvero.
Credo che a nessuno di noi piaccia odiare o essere odiati, giusto?
Però entrambe le situazioni risultano inevitabili.
Dopo questo ragionamento, che a parer mio non fa una piega, giungo al mio sfogo.
Forse quello che provo non è vero odio, ma solo una forma di nervoso che mi viene fuori - e qui mi dispiace dirlo, ma è qualcosa di inevitabile, che non riesco a trattenere- che mi fa venir voglia di cambiare stanza ogni volta che incontro questa persona.
Non mi aspetto commenti a questo post, non ci spero nemmeno, perchè in fondo ciò che voglio è solo sfogarmi. (non mi aspetto nemmeno che venga capito quello che scriverò)
Quando si tratta di me, o di una qualsiasi altra persona sulla faccia della terra, tutto è inutile.
O almeno credo che questo sia il suo punto di vista.
Mentre invece se è lei al centro del mondo, tutti sull'attenti, tutti pronti a stendere il tappeto rosso al suo passaggio.
Mi sento stronza e cattiva a scrivere queste parole, ma che fare? Tenersi tutto dentro e farsi venire un canchero?? Oppure sempre tenersi tutto dentro e scoppiare in momenti poco opportuni?
Io non auguro del male a questa persona, ma davvero..l'unica cosa che vorrei è che tutto il mondo che gira intorno a lei sparisse. Vorrei che il vortice di cose che riesce a dominare, un vortice fatto soprattutto di persone e sentimenti, cessasse. Basta. E quando le auguro tutto il bene di questo mondo per fare in modo che smetta di fare stare male me e chi le sta intorno, cosa succede? L'esatto opposto.
Mi sento ancora stronza. Dovrei pensare: mi dispiace, poverina, che sfortuna..dovrei pensare a modi per aiutarla ecc, ma l'unica cosa che mi viene da fare è l'indifferenza.
Non sono per il detto "occhio per occhio, dente per dente", assolutamente no.
Però è anche vero che in certi casi, o ripaghi le persone con la stessa moneta (a volte non lo si fa con cattiveria, ma solo perchè ti viene naturale farlo), oppure sei una persona falsa.
Io giuro, vorrei che non fosse così la situazione, vorrei che fosse più semplice, vorrei che la relazione che c'è tra noi fosse diversa... ma non è possible.
Ci sono stati una serie di episodi che hanno cambiato, ribaltato e ridotto in brandelli il nostro rapporto.
Ci sono stati episodi che non verranno mai e poi mai cancellati dalla mia mente.
Immagini, emozioni e sensazioni che porterò con me per sempre.
Con questo non voglio scaricare la colpa su nessuno.
Ognuno ha le proprie responsabilità.
Ma adesso come adesso, guardando quello che mi trovo tra le mani, non posso fare altro che resistere e sperare in un futuro migliore. Sia per me, che per questa persona.
Non credo sia odio. Ma solo mancanza di affetto e interesse verso di lei.
Mancanza di rapporto, di... di ogni piccola cosa che può legarti ad un altro.
Mi dispiace, ma certe cose non possono davvero essere cambiate.
Credo che a nessuno di noi piaccia odiare o essere odiati, giusto?
Però entrambe le situazioni risultano inevitabili.
Dopo questo ragionamento, che a parer mio non fa una piega, giungo al mio sfogo.
Forse quello che provo non è vero odio, ma solo una forma di nervoso che mi viene fuori - e qui mi dispiace dirlo, ma è qualcosa di inevitabile, che non riesco a trattenere- che mi fa venir voglia di cambiare stanza ogni volta che incontro questa persona.
Non mi aspetto commenti a questo post, non ci spero nemmeno, perchè in fondo ciò che voglio è solo sfogarmi. (non mi aspetto nemmeno che venga capito quello che scriverò)
Quando si tratta di me, o di una qualsiasi altra persona sulla faccia della terra, tutto è inutile.
O almeno credo che questo sia il suo punto di vista.
Mentre invece se è lei al centro del mondo, tutti sull'attenti, tutti pronti a stendere il tappeto rosso al suo passaggio.
Mi sento stronza e cattiva a scrivere queste parole, ma che fare? Tenersi tutto dentro e farsi venire un canchero?? Oppure sempre tenersi tutto dentro e scoppiare in momenti poco opportuni?
Io non auguro del male a questa persona, ma davvero..l'unica cosa che vorrei è che tutto il mondo che gira intorno a lei sparisse. Vorrei che il vortice di cose che riesce a dominare, un vortice fatto soprattutto di persone e sentimenti, cessasse. Basta. E quando le auguro tutto il bene di questo mondo per fare in modo che smetta di fare stare male me e chi le sta intorno, cosa succede? L'esatto opposto.
Mi sento ancora stronza. Dovrei pensare: mi dispiace, poverina, che sfortuna..dovrei pensare a modi per aiutarla ecc, ma l'unica cosa che mi viene da fare è l'indifferenza.
Non sono per il detto "occhio per occhio, dente per dente", assolutamente no.
Però è anche vero che in certi casi, o ripaghi le persone con la stessa moneta (a volte non lo si fa con cattiveria, ma solo perchè ti viene naturale farlo), oppure sei una persona falsa.
Io giuro, vorrei che non fosse così la situazione, vorrei che fosse più semplice, vorrei che la relazione che c'è tra noi fosse diversa... ma non è possible.
Ci sono stati una serie di episodi che hanno cambiato, ribaltato e ridotto in brandelli il nostro rapporto.
Ci sono stati episodi che non verranno mai e poi mai cancellati dalla mia mente.
Immagini, emozioni e sensazioni che porterò con me per sempre.
Con questo non voglio scaricare la colpa su nessuno.
Ognuno ha le proprie responsabilità.
Ma adesso come adesso, guardando quello che mi trovo tra le mani, non posso fare altro che resistere e sperare in un futuro migliore. Sia per me, che per questa persona.
Non credo sia odio. Ma solo mancanza di affetto e interesse verso di lei.
Mancanza di rapporto, di... di ogni piccola cosa che può legarti ad un altro.
Mi dispiace, ma certe cose non possono davvero essere cambiate.
mercoledì 25 aprile 2012
Che ansiaaaa!
E' arrivato il momento di riprendere in mano i libri universitari e mettere da parte i miei amati romanzi..
Come se non bastasse poi, c'è l'ansia che inizia a farsi sentire. Ahhhhhhhh!
Che ansiaaaaaaa!!!!
Eh sì, ultimamente "che ansia" è la frase che ripeto di più durante il giorno, mentre prima era "che fame", oppure "che sonno".
A.A.A. cercasi calma!!!!!!!!!
Esami in avvicinamento.
Tempo materiale che diminuisce a vista d'occhio.
Voglia di studiare...voglia di studiare??? VOGLIA DI STUDIARE!??!?! DOVE SEI?!?!?!
Aiuto.
CHE ANSIAAAAAA!!!!!!
Rebecca, l'ansiosa.
lunedì 9 aprile 2012
Pioggia: o si ama o si odia.
Ieri è piovuto e mi sono sentita felice.
Amo la pioggia, mi piace tutto di lei.
Il rumore, l'odore, sentire che mi scivola addosso dolcemente, lasciando una lieve traccia.
La gradisco soprattutto d'estate, quando il cielo sereno cambia di colpo, senza preavviso, e tutto quando viene colpito da quella pioggerellina fresca e leggera.
La pioggia, che molti definiscono in modo orrendo "rovina week-end", è stata elemento fondamentale per fare nascere un'amicizia a cui io tengo moltissimo.
Era appunto un giorno di pioggia e io, come mio solito, avevo scordato l'ombrello a casa.
Stavo andando a scuola accompagnata in macchina da mio padre, solamente che, come potrete ben immaginare, non è che mi potesse scaricare davanti all'entrata, allora mi sono dovuta fare un po' di marciapiede a piedi, correndo come un'idiota.
La campanella era già suonata (sono una ritardataria cronica), quindi non c'era praticamente nessuno fuori.
C'era solo un ragazzo, che conoscevo di vista..ma con cui non avevo mai parlato prima.
La cosa positiva, era che lui era munito di ombrello e al contrario di me, passeggiava serenamente. (eh certo! mica si stava subendo il diluvio universale lui!!)
A quel punto, pur di non arrivare in classe fradicia, ho deciso di fiondarmi sotto il suo ombrello, sfoggiando un sorriso che supplicava: "non ho l'ombrello, posso stare qui??"
La faccia che ha fatto è indescrivibile.. secondo me la prima cosa che ha pensato è stata tipo: "oddio, ma chi è sta pazza?! E che cavolo vuole da me????"
Ovviamente, mica potevo stare lì come una matta a sorridere e basta, quindi mi sono presentata e gli ho spiegato il motivo per cui mi trovassi sotto il suo ombrello!
Ok, ok, credo che l'avesse intuito visto com'ero ridotta (vestiti bagnati e capelli...oddio..capelli bye bye proprio!! In testa avevo più acqua che capelli!).
Risultato? Lui si è fatto una gran risata e poi si è presentato. Se ci penso mi viene da sorridere.. :)
Chissà se oggi avrei il coraggio di fare una cosa del genere.
Bè, la morale della storia è che da quel giorno è nata la nostra amicizia! :)
Quindi sì, quando piove non posso che essere felice!
Magari la pioggia a volte fa sì che non si possa indossare un paio di tacchi per paura che si rovinino, oppure non ci permette di uscire fuori all'aperto, di fare grigliate ecc..ma cavolo, a me regala ogni volta delle emozioni uniche! :)
Pioggia: o si ama o si odia.
Raccontatemi un po' cosa ne pensate!
Rebecca.
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